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LA REVISIONE E LO SCRAMBLER
revisione ducati scrambler

Cosa prevede la legge

Dal 1 gennaio 2001 tutti i motoveicoli devono essere sottoposti a revisione biennale.
Tale provvedimento interessa dunque più che mai i motoveicoli d'epoca, mai collaudati per altri motivi, che sono tutti chiamati a revisione entro l'anno.
La revisione mira ad accertare esclusivamente il possesso dei requisiti originari.
Si possono dunque tranquillizzare tutti i possessori dei mezzi più anziani, non dovranno aggiungere accessori tipo specchietti, frecce ecc. non espressamente previsti al momento dell' immatricolazione, sono inoltre esentati dall'obbligo del faro acceso.

Il primo problema consiste quindi nel determinare l'anno ed il mese di prima immatricolazione della motocicletta.

Il dato è presente, nei libretti di tipo vecchio, in fondo alla seconda pagina, mentre in quelli di tipo nuovo, costituiti da un unico foglio, nella zona in alto a sinistra.
Talvolta purtroppo, i dati riportati sono incompleti o addirittura mancanti, per cui ci può venire in aiuto il foglio complementare oppure il certificato di proprietà che lo sostituisce già da qualche anno.

Nel caso in cui non siamo riusciti ad evincere queste due informazioni, l'unico metodo che resta è quello di richiedere alla Motorizzazione Civile l'estratto cronologico del mezzo.
Una volta determinata la necessità di effettuare la revisione, in base alla data succitata, è necessario individuare una sede della Motorizzazione Civile oppure un centro di revisioni privato abilitato.
Le casistiche a cui vanno incontro le moto d'epoca in realtà sono numerose e diversificate.
Vi espongo il mio caso: il Ducati scrambler l'avevo reimmatricolato, perché radiato in quanto il precedente proprietario non aveva pagato i bolli alla fine degli anni 80, ma sul libretto veniva riportata la data di prima immatricolazione cioè il 1973. In questo caso la revisione andava effettuata perché la moto immatricolata la prima volta prima del 1982, oppure no perché reimmatricolata dopo?
Ebbene, dopo aver interpellato vari addetti ai lavori, ho ritenuto opportuno, procedere con la revisione per evitare qualsiasi problema, dato che uso il mezzo quotidianamente.

La spesa è unificata ed ammonta a circa € 70,00.
Gli esiti della revisione possono essere:

- regolare è tutto a posto
- ripetere sussistono inconvenienti gravi per cui la moto non può assolutamente circolare prima che sia sistemata e revisionata nuovamente;
- sospeso consiste nell'avere la possibilità di circolare solo per recarsi col mezzo presso un'officina per sistemare gli aspetti contestati poi va ricollaudata.
È da ricordare che: la prenotazione non è sufficiente per poter circolare nel caso il termine previsto per la revisione sia scaduto.
A questo punto non resta che recarsi al fatidico appuntamento
Al centro revisioni dove mi sono recato è stata molto precisa la fase di identificazione del veicolo, verificando numero di targa, fabbrica e tipo, ruote e pneumatici, numero di telaio, tipologia di freni, riportate dal libretto e presenti sulla motocicletta.
Questo anche perché tra le altre cose, il consenso a procedere, per ottenere il tagliandino della revisione avvenuta, che va apposto sul libretto, avviene digitando il numero di targa del veicolo a cui il server della motorizzazione risponde con il numero di telaio.
Nel caso questa verifica non abbia esito positivo, la revisione è definitivamente compromessa.
Tutte le operazioni connesse il collaudo, nel caso di cui sono stato testimone, sono guidate da un software che, a video, propone i controlli e, da tastiera, ne accetta gli esiti, gran parte dei quali sono solo di carattere visivo, tipo: i controlli dello stato dell'impianto elettrico e del funzionamento delle luci, quelli relativi alle corde e ai comandi ottenuti con cavi flessibili, quelli dello stato dei pneumatici e delle condizioni degli elementi di sterzo, delle condizioni del telaio e delle parti di carrozzeria, della presenza dei eventuali trafilaggi d'olio, quelli relativi alle condizioni delle sospensioni..........
Per quanto riguarda invece i controlli strumentali, questi interessano:
- la frenata che va effettuata 2 volte, con freno posteriore prima e con entrambi i freni successivamente, su un apposito banco che può essere a rulli o piastre oscillanti. Queste prove vengono effettuate con appositi dinamometri tarati, interposti tra mano oppure piede e leva del freno, per svincolare la frenata dalla forza fisica del pilota.
- le emissioni acustiche relative allo scarico che, fortunatamente nel caso dello Scrambler si rifanno a quanto previsto dalla legge 393 del 1959 con un limite massimo di 92 dB e vengono effettuati con un fonometro posto a 7 metri dal tubo di scarico.
- il clacson che deve avere un valore superiore agli 80 dB come previsto dal Codice della Strada sempre dello stesso anno.

- l'efficacia dell'illuminazione, che viene rilevata con un apposito strumento e deve essere compresa tra 200 e 150 lux
La descrizione di tutta la sequenza dei controlli che vengono effettuati all'atto della revisione, è piuttosto lunga e tediosa, per cui, allego copia del modulo che viene utilizzato in un centro revisioni (eliminando insieme gli eventuali dubbi) in modo che chiunque possa effettuare una sorta di pre-controllo di tutte le voci sul proprio mezzo, per evitare spiacevoli inconvenienti all'atto della prova.

Personalmente, avendo una moto in condizioni originali e manutenuta regolarmente, non ho avuto problemi.
Dovendo dare un giudizio personale, l'introduzione di questi tipi di controlli obbligatori, è interessante perché costringe l'utente ad effettuare la cura dovuta al proprio mezzo, allontanando il pericolo di incidenti legati alle cattive condizioni del mezzo o alla scarsa manutenzione su cui tra l'altro, spesso, in caso di sinistro si vincolano le Assicurazioni per non pagare.
Inoltre nel caso dei veicoli storici, la revisione è un mezzo per disincentivare quelle modifiche che allontanano dall'originalità e che spesso aumentano i rischi nell'utilizzo.
Non tutti i centri di revisione privati si comportano con professionalità, questo purtroppo è un dato di fatto: addirittura si parla di centri che effettuano la revisione unicamente consegnando il libretto, senza pretendere neppure di vedere il mezzo!
In questi casi, paradossalmente, chi se ne serve, a mio modesto parere, spreca tempo e denaro, perché non ottiene nessun beneficio oltre ad accollarsi la corresponsabilità di un falso......
con tutto quello che ne segue soprattutto nel malaugurato caso d’incidente.

ing. Roberto Rossi

 

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